Sinister vi racconterà storie di fantasmi e, tra scene disturbanti e momenti di suspense, vi farà balzare dalla sedia.
Per il ciclo lunedì horror di Midnight Factory, al cinema Mexico di Milano, abbiamo assistito alla proiezione di Sinister di Scott Derrickson del 2012.
Questa volta devo proprio ringraziare i ragazzi di Koch Media che mi hanno dato la possibilità di recuperare questa piccola perla horror che, con un’idea semplice ma solida e ben strutturata, mi ha fatto saltare sulla sedia regolarmente per quasi due ore.
Il regista Scott Derrickson aveva già dato prova delle sue doti horror con L’Esorcismo di Emily rose nel 2005 non riuscendo però a convincere tutti sul risultato finale dell’opera.
Questo Sinister è realizzato con un decimo dell’investimento, ma il risultato è molto al di sopra delle aspettative per una pellicola dal budget di appena 3 milioni di dollari.
Cosa che deve aver impressionato anche i Marvel studios, che recentemente gli affidato la regia della trasposizione cinematografica del Dottor Strange, personaggio dei fumetti che ha un forte legame con il mondo dell’occulto.
Uno scrittore di romanzi crime, in crisi di risultati, da quasi 10 anni, interpretato dall’ottimo Ethan Hawke, utilizza un particolare espediente per trovare l’ispirazione e cercare di confezionare il capolavoro che lo consacrerà nell’olimpo dei romanzieri. Infatti decide di trasferirsi con la moglie e i suoi due figli direttamente nella casa dove è stato consumato il tremendo omicidio di un’intera famiglia, allo scopo di trovare le idee giuste e magari risolvere il tremendo mistero che avvolge questo delitto del passato.
Infatti non solo la famiglia in questione è stata sterminata da un killer sconosciuto, ma poco prima del delitto la figlia più piccola, scomparve senza lasciar alcuna traccia.
Tutto nella norma direte voi, se non fosse che il nostro eroe ad un certo punto troverà in soffitta una misteriosa scatola contenente dei filmini super 8, sconvolgenti a tal punto che lo faranno precipitare in una spirale di ossessione e visioni deliranti al punto di dubitare della propria sanità mentale.
Non temete però, non ci troviamo di fronte solo ad un horror psicologico, ma bensì ad una ghost story in piena regola, ed è proprio questa, a parer mio, una delle caratteristiche di maggior spicco del film, la capacità di calibrare i diversi sotto generi, disorientando lo spettatore anche con svolte della trama che inizialmente sembrano scontate.
Basti pensare che, in sostanza, la meccanica della storia ruota tutto intorno ad un Found Footage, per capire quanto il film sia ben stratificato, cosa assai rara nei prodotti di questo periodo.
Se, da una parte l’intelligente fotografia e la potenza disturbante di alcune sequenze colpiscono nell’intimo, dall’altra il budget risicato, ne pregiudica alcuni fattori, come la carenza di set che a volte trasmette una sensazione di ripetitività o la scarsa cura nel design del make up o degli effetti speciali, cose che però si possono tranquillamente perdonare.
I jump scare, i tempi e il linguaggio cinematografico sono da manuale, garantendo salti sulla poltrona anche allo spettatore più smaliziato in questo senso.
Menzione speciale inoltre per la colonna sonora, vagamente ispirata ai lavori del maestro John Carpenter con l’aggiunta di strumenti industrial dal ritmo sostenuto ed ossessivo al punto giusto.
Un film caldamente consigliato, che vale la pena gustarsi nel buio raccolto della sala e che può dare soddisfazione anche sul divano di casa, ma ricordatevi di spegnere la luce.
Titolo: Sinister
Titolo originale: Sinister
Regia: Scott Derrickson
Attori: Ethan Hawke, Juliet Rylance, Fred Thompson
Genere: Horror
Durata: 110 min
Paese: Usa
Anno: 2012
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