I migliori film horror da vedere su TimVision: classici, cult e novità selezionate per veri appassionati

Se sei uno di quelli che la notte dorme sonni tranquilli, TimVision ha la soluzione per movimentare le tue nottate condendole con un po’ di incubi: 10 film davvero spaventosi, selezionati con cura dalla nostra redazione.

Classici, revenge movie, esperimenti silenziosi e incubi psicologici: su TimVision trovi tutto il necessario per farti battere il cuore in gola. Goditi i nostri consigli se sei già abbonato o scopri se c’è l’offerta che fa per te.

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1. 28 Giorni Dopo (2002)

Regia: Danny Boyle Sceneggiatura: Alex Garland
Cast: Cillian Murphy, Naomie Harris, Brendan Gleeson, Christopher Eccleston
Quando un gruppo di attivisti animalisti libera delle scimmie da un laboratorio, scatena un virus che trasforma gli esseri umani in furie rabbiose. Jim si risveglia dal coma in una Londra completamente svuotata e infestata dal contagio. Un viaggio nel cuore della pandemia, con zombie velocissimi e un grande carico di tensione.

Curiosità: Girato in digitale con telecamere Canon XL-1 e un investimento low budget, sfrutta l’alba per girare immagini con le strade di Londra completamente deserte. Uno dei virus-movie più influenti del nuovo millennio.

2. Dogman (2023)

Regia: Luc Besson Sceneggiatura: Luc Besson
Cast: Caleb Landry Jones, Jojo T. Gibbs, Christopher Denham
Douglas ha vissuto l’inferno: un padre violento, l’infanzia in gabbia, il dolore incassato fino a trasformarsi in forza. Ma a salvarlo sono stati i cani. Letteralmente. Oggi, in una periferia dimenticata, combatte i mostri a modo suo, circondato da un esercito di fidi alleati a quattro zampe.

Curiosità: Caleb Landry Jones è un ciclone emotivo, e Luc Besson torna con un film che sembra “Joker” che incontra un noir animalesco. Presentato a Venezia 80.

3. A Quiet Place – Un posto tranquillo (2018)

Regia: John Krasinski Sceneggiatura: Bryan Woods, Scott Beck, John Krasinski
Cast: Emily Blunt, John Krasinski, Millicent Simmonds, Noah Jupe
Se fai rumore, muori. In un mondo devastato da creature cieche ma con un udito letale, una famiglia cerca di sopravvivere comunicando solo con il linguaggio dei segni.

Curiosità: Millicent Simmonds è realmente sorda e ha aiutato tutto il cast a imparare la lingua dei segni. Suspense costruita sul silenzio: operazione riuscita.

4. A Quiet Place II (2020

Regia: John Krasinski Sceneggiatura: John Krasinski
Cast: Emily Blunt, Cillian Murphy, Millicent Simmonds
Dove eravamo rimasti? La famiglia Abbott è di nuovo in fuga, ma stavolta esce dal rifugio per scoprire un mondo in cui il silenzio non basta più. Nuovi incontri, nuovi orrori.

Curiosità: Cillian Murphy entra nel cast e aggiunge un tocco da dramma bellico al survival horror. Più grande, più adrenalinico, più ambizioso.

5. Il silenzio degli innocenti (1991)

Regia: Jonathan Demme Sceneggiatura: Ted Tally (dal romanzo di Thomas Harris)
Cast: Jodie Foster, Anthony Hopkins, Scott Glenn, Ted Levine
Clarice Starling, giovane agente dell’FBI, cerca l’aiuto del cannibale più elegante della storia del cinema, Hannibal Lecter, per catturare il serial killer Buffalo Bill. Dialoghi al vetriolo e tensione psicologica da manuale.

Curiosità: Uno dei pochi film a vincere i 5 Oscar principali. Hopkins in scena per soli 16 minuti: bastano per farti dormire con la luce accesa.

6. Misery non deve morire (1990)

Regia: Rob Reiner Sceneggiatura: William Goldman (dal romanzo di Stephen King)
Cast: James Caan, Kathy Bates
Lo scrittore Paul Sheldon si sveglia dopo un incidente stradale: è in una baita isolata, salvato da Annie, la sua fan nº1. Ma l’inferno è appena iniziato. Lei vuole il suo romanzo. E vuole che finisca come dice lei. A ogni costo.

Curiosità: Kathy Bates vinse l’Oscar. L’adattamento del romanzo di Stephen King diventa uno dei film più iconici della storia del cinema horror.

7. Trauma (1980)

Regia: Gianni Martucci Sceneggiatura: Massimo D’Avak, Aldo Serio
Cast: Zora Kerova, Adriana Russo, Luciano Pigozzi
Slasher italico poco conosciuto ma assolutamente da riscoprire. Aura, giovane fragile e segnata dal passato, fugge da una clinica e trova rifugio in David, un illustratore solitario. Intanto, un misterioso killer decapita le sue vittime. Quando i genitori di Aura vengono uccisi, i due iniziano a indagare, svelando un segreto oscuro e personale.

Curiosità: La ragazza che danza alla fine del film nel porticato è Anna Ceroli, la sorellastra di Asia Argento (figlia di Daria Nicolodi e dello scultore Mario Ceroli). Anna morì tragicamente l’anno successivo (1994) in un incidente stradale. Questo fa sì che la scena, già evocativa, assuma oggi un tono ancora più commovente, quasi profetico o memoriale.

8. Profondo Rosso (1975)

Regia: Dario Argento Sceneggiatura: Dario Argento, Bernardino Zapponi
Cast: David Hemmings, Daria Nicolodi, Gabriele Lavia, Clara Calamai
Un musicista assiste a un brutale omicidio e si ritrova risucchiato in un labirinto di sangue, bambole inquietanti e visioni da incubo. Il giallo per eccellenza, un’opera d’arte orrorifica.

Curiosità: Colonna sonora dei Goblin, fotografia visionaria e uno dei finali più iconici del cinema italiano. Argento al suo massimo.

9. Antebellum (2020)

Regia: Gerard Bush & Christopher Renz Sceneggiatura: Gerard Bush, Christopher Renz
Cast: Janelle Monáe, Jena Malone, Eric Lange
Veronica Henley è una scrittrice e attivista afroamericana che si ritrova catapultata in una realtà parallela in cui la schiavitù è ancora viva. Un horror sociale che gioca con le epoche per raccontare una verità disturbante.

Curiosità: Dai produttori di “Scappa – Get Out”, ha diviso critica e pubblico. Una riflessione sulla memoria storica mascherata da incubo temporale.

Perché questi film valgono il tuo tempo (e la tua mente)

Questa selezione non è pensata solo per spaventare. È un viaggio nel cuore più profondo del cinema di genere. Dai traumi post-pandemici di 28 Giorni Dopo alla redenzione marginale e poetica di Dogman, passando per i silenzi opprimenti di A Quiet Place e le visioni febbricitanti di Profondo Rosso, ogni titolo qui presente è un invito alla riflessione tanto quanto al brivido.

Questi film non sono solo prodotti di consumo, ma anche opere che raccontano la fragilità, la solitudine, la violenza e l’identità con sguardi diversi e autoriali. Il cinema dell’orrore e del thriller, ha un linguaggio denso, stratificato: capace di parlare tanto all’inconscio quanto alla coscienza critica. Guardarli è un modo per comprendere il presente attraverso le sue paure, e riscoprire cosa il cinema sa ancora dire quando osa.