Il Paranormal Activity non imparentato con la saga. La recensione di Paranormal Activity: Parente prossimo

Paranormal Activity – Parente prossimo (Paranormal Activity: Next of Kin) è un film horror mockumentary del 2021 diretto da William Eubank, e sesto capitolo del franchise di Paranormal Activity. Scritto da Christopher Landon e prodotto da Blumhouse Productions, nel cast propone attori emergenti come Roland Buck III, Emily Bader, Kyli Zion, Dan Lippert, Jill Andre e Henry Ayres-Brown. Il film è uscito in home video con Plaion in Blu-ray con scene eliminate negli extra.

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La regista di documentari Margot, si reca con due suoi amici (finico e cameramen) verso un’isolata comunità di Amish nella speranza di scoprire qualcosa su sua madre che l’ha abbandonata alla nascita. Dopo che la comunità li avrà accolti e gli avrà permesso di girare in loco un documentario sulle origini di Margot, la troupe farà inquietanti scoperte e inizieranno a verificarsi strani eventi. Quelle pacifiche persone sembrano nascondere qualcosa di tremendamente sinistro.

Prima di parlare della pellicola, devo parlarvi del regista: William Eubank. Se non avessi visto in lui  “qualcosa”, non mi sarei messo a scavare per capire chi fosse. Ho scoperto che Eubank ha abbandonato il college quando non è stato preso al corso di cinema, e ha fatto sì che l’interesse per questo personaggio crescesse. Poi apprendo che ha iniziato a lavorare come “tecnico riparatore” in Panavision e che in seguito ha fatto esperienza esercitandosi con le attrezzature prese in prestito dall’azienda e lavorando sul set di Collateral e Superman Returns. Insomma, il ragazzo parte dal basso, e nel 2014 fa il suo primo piccolo salto nel mondo della regia, dirigendo un film indipendente, The Signal, che non solo ha Laurence Fishburne nel cast, ma va anche al Sundance Film Festival.  Infine, diventa professionista dirigendo Underwater con Kristen Stewart e Vincent Cassel, film creato con un budget stimato attorno ai 50/80 milioni di dollari, che però andrà male al botteghino, ma questo a mio avviso non significa nulla.

Ultimo tassello di questa favola: il nostro “cenerentolo” arriva a dirigere l’ennesimo capitolo della saga di Paranormal Activity, dopo sei film che hanno anestetizzato il pubblico e a distanza di sei anni dall’ultimo (mentre scrivo si sta preparando il capitolo successivo: Paranormal Activity: The Other Side, in arrivo nel 2023).

La pellicola è un found footage che si prende qualche licenza, nel senso che aggiunge inquadrature e punti di vista “improbabili” se si segue la logica del punto di vista della telecamera tenuta dal protagonista. Un espediente che abbiamo già visto in Incantation (qui la mia recensione) di Kevin Ko e che anche nella pellicola di Eubank gli permette usare diverse scelte narrative. Del resto, anche il capostipite del genere, Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato, è raccontato con la medesima scelta registica. Eubank gira con stile e alterna riprese traballanti in perfetto stile found footage, a riprese più canoniche, cambia obbiettivi e gioca con le ottiche, proponendoci una lunga sequenza in visione notturna.

Dal punto di vista tecnico, il settimo capitolo della saga di Paranormal Activity non sfigura con l’attuale panorama del cinema horror. Ciò che crea delle perplessità, è la mancanza di continuity col franchise, che sembra infatti mancare del tutto, un po’ come accadde per Halloween 3. Margot, la protagonista, non sembra proprio essere collegata alla famiglia perseguitata dal demone dei precedenti episodi, e il tipo di paranormale che viene trattato in questa pellicola si discosta parecchio da quello della saga. Il film non sembra far parte del franchise e di sicuro allontanerà gli horrorofili che non la apprezzano, e forse scontenterà chi da questo franchise pretende sempre la solita ricetta.

Venendo alla trama, Paranormal Activity – Parente prossimo compie un’operazione controversa. Da una parte attinge da svariati film molto riusciti del presente e del passato creando una sensazione di forte dejà vu per chi ha un po’ di esperienza cinematografica sulle spalle, dall’altra però fa un merge degli ottimi spunti delle pellicole horror di successo portando a casa un film che intrattiene e funziona, e che potrebbe risultare una vera bomba per chi si approccia all’horror da poco.  
Troviamo la comunità che vive fuori dal mondo evoluto come in Midsommar, ma non solo con il film di Aster avrà altre cose in comune. La protagonista ricorda Angela Vidal la reporter di Rec, film col quale condivide il found footage spinto e l’investigazione. E c’è qualche spunto preso dall’ottimo e recente Barbarian di Zach Cregger. Insomma, un pot-pourri di idee, che però messe insieme funzionano e lo rendono un film efficace e tutt’altro che l’ennesimo sequel sgonfio.

Titolo: Paranormal Activity: Parente prossimo
Titolo originale: Paranormal Activity: Next of Kin
Regia: William Eubank
Attori: Roland Buck III, Emily Bader, Kyli Zion, Dan Lippert, Jill Andre, Henry Ayres-Brown
Paese: USA
Anno: 2021
Genere: Horror, found footage
Durata: 98 minuti

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