Il primo horror che si ispira al folclore ebraico. La recensione di The Vigil
The Vigil – Non ti lascerà andare è un film horror del 2019 diretto da Keith Thomas, qui al suo primo lungometraggio, con Dave Davis, Menashe Lustig, Malky Goldman, Lynn Cohen, Fred Melamed e Nati Rabinowitz. Il film è stato uno dei pochi in questo nefasto anno ad andare in sala lo scorso 10 settembre e arriva in home video grazia a Eagle Pictures nella classica edizione Blu-ray+DVD, questa volta impreziosita da un elegante slipcase in cartone.
Yakov è un ragazzo che ha lasciato la propria comunità ortodossa in seguito ad un brutto accadimento che lo ha traumatizzato. Viene ricontattato per svolgere il ruolo di shomer, colui che vigila il cadavere di una persona defunta e prega per proteggere la sua anima fino al giorno successivo, ovvero quando si svolgerà il funerale. Restio ad accettare l’incarico, si fa convincere solo per via della paga cospicua che gli darebbe un po’ di respiro, data la difficile situazione in cui versano le sue finanze. Ma si accorgerà ben presto che quella veglia nasconde qualcosa di oscuro e pericoloso.
The Vigil è un film che parte da fondamenta molto intriganti e piuttosto solide: infatti è il primo film ambientato nella sua totalità all’interno della comunità ebraica. Ed è per questa ragione anche il primo che approfondisce la figura dello shomer, il custode religioso dalla salma la notte prima del funerale. Esplora anche la figura di Mazik, un demone “ebrico” la cui esistenza è documentata da alcuni testi rabbinici e studi talmudici. L’opera è inoltre arricchita da un dramma psicologico da risolvere che coinvolge il protagonista e si svolge astutamente nell’arco temporale di una nottata, tutta nella stessa location, semplificando così la stesura dello screenplay.
Nonostante queste buone premesse, The Vigil fa diversi scivoloni dal punto di vista della regia, andando ad inficiare il buon lavoro messo in atto nella preparazione di questa pellicola. A cominciare dal fastidioso uso dei messaggini della chat in overlay quando il protagonista comunica con gli amici, che rompono brutalmente la sospensione dell’incredulità e denotano pigrizia nel raccontare ciò che accade con un linguaggio più cinematografico. Finendo con una mal gestione dei momenti di “tensione” o “scene horror”, che dovrebbero generare paura o per lo meno ansia, ed invece sono rappresentate goffamente e con la volontà di “scimmiottare” situazioni già viste del cinema horror mainstream alla “L’Esorcismo di Hanna Grace”, una tipologia di film di cui faremmo volentieri a meno.
L’esordio alla regia di Thomas non centra l’obbiettivo nonostante le buone premesse, ma l’interpretazione del protagonista Dave Davis è convincente, a patto che la pellicola sia guardata in lingua originale. Il film soffre troppo però il battage pubblicitario voluto probabilmente da James Blum, e dei paragoni azzardati a mezzo stampa. Una visibilità che lo sottopone ad uno sconveniente parallelo con le nuove leve dell’horror che negli ultimo anni stanno salendo in cattedra (Jordan Peele, Ari Aster,
Robert Eggers).
Si vocifera inoltre che Blumhouse stia pensando di affidare la regia del progetto Firestarter, un film tratto da un libro di Stephen King, proprio a Keith Thomas, giovane regista indubbiamente attrezzato ma a mio avviso poco avvezzo al genere horror.
Titolo: The Vigil – Non ti lascerà andare
Titolo originale: The Vigil
Regia: Keith Thomas
Attori: Dave Davis, Menashe Lustig, Malky Goldman
Paese: USA
Anno: 2019
Genere: Horror
Durata : 89 minuti