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Incubo sulla città contaminata – Recensione

Incubo sulla città contaminata - Recensione

Infetti runner prima di Boyle e Snyder. La recensione di Incubo sulla città contaminata

Incubo sulla città contaminata (Nightmare City) è un film horror del 1980 diretto da Umberto Lenzi e scritto da Piero Regnoli, Antonio Cesare Corti e Luis María Delgado. Nel cast troviamo Hugo Stiglitz, Laura Trotter, Maria Rosaria Omaggio, Mel Ferrer, Francisco Rabal, Sonia Viviani, Eduardo Fajardo e Manuel Zarzo.

Edizione 4K Midnight Factory

La pellicola è da poco uscita in home video in edizione 4K Ultra HD firmata Midnight Factory. Il prodotto è arricchito da oltre due ore di contenuti extra, tra cui Dolce e perverso – Umberto Lenzi e il suo cinema (documentario inedito curato da Nocturno), il cortometraggio I ragazzi di Trastevere (realizzato da Lenzi come saggio di diploma al CSC) e un’intervista vintage al regista.

La trama

Dean Miller è un giornalista invitato ad accogliere uno scienziato all’aeroporto. Ciò che trova, però, è sconvolgente: dall’aereo escono decine di uomini infetti, in preda a una follia omicida. Da quel momento per Dean e sua moglie inizia una corsa alla sopravvivenza contro un’epidemia sempre più dilagante.

Un outsider del cinema horror

Incubo sulla città contaminata è uno di quei film “diversamente belli”, che pochi nel tempo hanno avuto la sensibilità per coglierne la potenza e il valore cinematografico. Più di vent’anni fa, opere outsider come questa hanno ispirato progetti pionieristici come la rivista Nocturno o il negozio Bloodbuster. B-movie influenzati e che hanno influenzato il cinema fino a diventare un punto di riferimento per molti registi, tra cui Quentin Tarantino, che annovera il film di Lenzi tra i suoi horror italiani preferiti. Al regista americano va il merito di aver dato, grazie alla sua fama, nuovo lustro e considerazione a questo tipo di opere con interviste e citazioni come in Bastardi senza gloria, dove a uno dei personaggi è stato dato il nome Hugo Stiglitz, vero nome dell’attore protagonista di Incubo sulla città contaminata.

Anche se non possiamo definirli dei “capolavori” come faremmo con Nosferatu di Murnau, sono prodotti che hanno saputo dare al pubblico qualcosa che il cinema “normale” non offriva, o lo faceva in quantità molto minori. Grottesco, splatter, comicità involontaria, non-sense e la continua ricerca di momenti spettacolari era ciò che questi film offrivano. Il pubblico (o una parte di esso) provava emozioni contrastanti e in quel momento capiva che il cinema può essere qualcosa di anticonformista, non accondiscendente, insomma parafrasando il titolo di un grande western: “buono, brutto e cattivo” allo stesso tempo.

Zombie che corrono (prima di Boyle e Snyder)

Sensazioni ambigue e disturbanti le scatenano proprio i contagiati, come li ribattezzai a suo tempo, “gli zombie con la merda in faccia”, che destabilizzano per la loro bruttezza, la loro follia e i movimenti veloci e isterici. Siamo ben lontani dai lenti e non così inarrestabili zombie di George A. Romero. E se oggi qualcuno pensa che siano stati Danny Boyle con il suo 28 giorni dopo o Zack Snyder con il remake de L’alba dei morti viventi a far correre per primi gli zombie o infetti, è evidente che o ha poca memoria o non sa di non sapere.

Nel film di Umberto Lenzi, ben 22 anni prima, questi esseri in preda alla follia non solo corrono, ma accoltellano, bastonano, danno colpi d’ascia brutali… e non si fanno mancare qualche morso. Persone impazzite a causa delle radiazioni di una centrale nucleare che si ispirano a ben altre due pellicole precedenti: Rabid – Sete di sangue di David Cronenberg e il capostipite del genere “infetti runner”, The Crazies (La città verrà distrutta all’alba) di George A. Romero.

Horror politico e tossico

Incubo sulla città contaminata appartiene anche a un filone definito “toxploitation”: una rappresentazione di ciò che diventiamo a contatto con le scorie del nostro mondo moderno. Una punizione naturale all’eccesso di opulenza e benessere della razza umana. Un conto, come racconta la pellicola nell’unica scena “riflessiva” tra Miller e sua moglie, che tutti dobbiamo pagare perché tutti, anche se in minima parte, siamo colpevoli.

Incubo sulla città contaminata è recitato male, trascura un po’ il racconto per dedicarsi subito all’azione e alle scene d’effetto; si alternano effetti efficaci ad altri mal riusciti. Ma nella sua “semplicità” narrativa è un film di grande resa e impatto scenico che i cultori del genere non devono farsi sfuggire.

Titolo: Incubo sulla città contaminata
Titolo originale: Incubo sulla città contaminata
Regia:  Umberto Lenzi
Attori: Hugo Stiglitz, Laura Trotter, Maria Rosaria Omaggio, Mel Ferrer, Francisco Rabal, Sonia Viviani, Eduardo Fajardo, Manuel Zarzo
Paese: Italia, Spagna, Messico
Anno: 1980
Genere: Horror, zombie
Durata: 92 min

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