L’orrore della bassa padana incontra il new horror. La recensione di Al progredire della notte
Al progredire della notte è un film horror diretto da Davide Montecchi, scritto dal regista insieme a Silvia Biagini e Marta Rossi Castelvetro. Uscirà nelle sale italiane il 23 gennaio 2025 ed è prodotto da Meclimone Produzioni Cinematografiche, con il sostegno della Emilia-Romagna Film Commission. Nel cast troviamo Lilly Englert, Lucia Vasini, Pier Sandro Freglio e Ioana Laura Jitariuc.
Claudia è una giovane aspirante attrice che decide di superare le proprie insicurezze iscrivendosi a un corso di sopravvivenza. Al suo arrivo conosce Letizia, una donna misteriosa proprietaria della casa in cui ha pernottato. La signora mostra a Claudia una “radio” che permette di parlare con i morti; da quel momento la ragazza sarà sempre più incuriosita ma anche spaventata e confusa a causa di episodi sempre più strani e inquietanti.
Cinque anni fa recensivo il primo film di Davide Montecchi, In a Lonely Place (qui), nella mia analisi affermavo che: “Mi sarebbe piaciuto vederlo lavorare su un film con una trama più elaborata”. Ed è con grande piacere che oggi, contattato da Meclimone Produzioni, mi trovo a visionare e recensire Al progredire della notte, un film horror con una trama decisamente più elaborata, ricca di contenuti e influenze.
Al progredire della notte è un film horror che trae ispirazione da fiabe spaventose, fatti di cronaca, leggende popolari tipiche della regione Emilia-Romagna, oltre che dai racconti gotico-rurali di Eraldo Baldini e dalla serie TV Voci Notturne, scritta dal Maestro Pupi Avati. Il cinema di spiriti e presenze si mescola con l’horror psicologico dei liminal spaces e delle backroom.



La protagonista, Claudia, interpretata brillantemente da Lilly Englert, affronta proprio l’attraversamento di uno spazio liminale (la stazione vuota, la nebbia) per rompere un legame forte e morboso con la madre e fuggire dalle sue paure. Incontrerà un luogo spettrale, la casa abitata dall’inquietante signora Letizia, e qui entrerà in contatto con i morti tramite la metafonia, scoprendo segreti spaventosi, forse troppo grandi per la sua fragile mente. La pellicola si porta dietro la magnificenza visiva che abbiamo già visto in In a Lonely Place; pochi in Italia girano in questo modo, con una fotografia di altissimo livello curata da Fabrizio Pasqualetto.
Al progredire della notte è in grado di fornire man mano nuovi elementi per trascinare lo spettatore dentro il suo terribile segreto, usando la fragilità di Claudia come elemento destabilizzante, il found footage per immergere nella verosimiglianza, piccole porte misteriose per accendere la curiosità e il folle racconto di Lucia (interpretata da una bravissima Lucia Vasini) per scatenare la magia della suggestione. Non c’è niente di più convincente di una persona che crede davvero in quello che sta raccontando.
Il film di Montecchi non è privo di difetti, come del resto non lo sono nemmeno le produzioni milionarie di Hollywood. Tuttavia, aldilà di qualche sbavatura e di una dilatazione temporale nella parte iniziale, il regista riesce a confezionare un film horror di qualità, che unisce l’horror della bassa padana de La casa dalle finestre che ridono al new horror di vari generi, da Skinamarink a The Conjuring, fondendo mostri, presenze soprannaturali e congiure in una storia che funziona e coinvolge.
Se «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova» – parafrasando Agatha Christie – dopo i riuscitissimi A Classic Horror Story (DeFeo, Strippoli), Piove (Strippoli) e The Well (Zampaglione), con Al progredire della notte non possiamo ancora dire che il cinema horror sia tornato ai fasti di un tempo, ma possiamo certamente affermare che sono state gettate solide basi per una solida rinascita.
Titolo: Al progredire della notte
Titolo originale: Al progredire della notte
Regia: Davide Montecchi
Attori: Lilly Englert, Lucia Vasini, Pier Sandro Freglio, Ioana Laura Jitariuc.
Paese: Italia
Anno: 2025
Genere: Horror
Durata: 90 min